Nella Mitologia antica il verbo "trasformare" è sempre presente, ma la trasformazione di cui spesso si parla è opera di una divinità.
Le civiltà antiche infatti si domandavano come avesse avuto origine la loro progenie e la maggior parte delle volte si attribuiva il merito della creazione dell'uomo ad una qualche divinità o spirito della natura che aveva donato vita al genere umano plasmandolo dagli elementi principali della natura: acqua, terra (fango), fuoco, ecc.
Un individuo sovrannaturale impiegava materie prime e le trasformava per generare un essere intelligente in grado di autogestirsi e a sua volta capace di plasmare altri oggetti trasformando gli elementi della natura.
Altre volte invece è la creazione del cosmo stesso che deriva dalla trasformazione di membra della divinità o è la divinità a mutarsi in altre forme.
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Zeus si trasforma in pioggia d'oro per sollazzarsi con Danae |
Per questo troviamo la trasformazione in numerosi miti dell'antichità:
- Poema di Atrahasis (creazione dell'uomo dall'argilla, carne e sangue a opera della dea Nintu).
- Mito di Prometeo (uomo plasmato dal fango/creta).
- Mito della creazione degli uomini per opera dei figli di Borr (creazione dell'uomo dal legno).
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